La convenzione tra un fondo pensione e una compagnia assicurativa rappresenta un accordo strategico e fondamentale, volto a dare agli aderenti un passaggio sicuro e trasparente dalla fase di accumulo a quella di erogazione delle prestazioni pensionistiche.
In questo articolo vedremo che cos’è una convenzione assicurativa e quali sono le regole che ne disciplinano il funzionamento e la vigilanza.
Analizzeremo poi le modalità con cui il montante accumulato dall’aderente viene trasformato in rendita attraverso questo strumento, approfondendo il ruolo centrale della convenzione nell’offrire continuità e certezza nell’erogazione delle prestazioni.
Vedremo inoltre come interviene la convenzione nel caso in cui l’aderente abbia scelto un comparto garantito, ovvero una linea di investimento che assicura la restituzione del capitale versato.
Infine, ricapitoleremo i principali vantaggi offerti dalla convenzione, con particolare attenzione al livello di tutela previdenziale e assicurativa che essa è in grado di fornire.
Cos’è la convenzione tra fondo pensione e assicurazione?
Nel sistema della previdenza complementare italiana, disciplinato dal D.Lgs. 252/2005, i fondi pensione possono stipulare convenzioni con compagnie assicurative per la gestione delle prestazioni in forma di rendita. Si tratta di accordi pluriennali, definiti a seguito della pubblicazione di un bando pubblico da parte del fondo pensione, al quale le compagnie assicurative interessate rispondono presentando offerte in linea con i requisiti richiesti.
Queste convenzioni regolano le modalità con cui il capitale accumulato dagli iscritti viene convertito in una rendita vitalizia al momento del pensionamento. Le compagnie assicurative, in quanto operatori professionali specializzati, mettono a disposizione strumenti finanziari e assicurativi che prevedono il pagamento delle rendite per tutta la vita dell’aderente.
L’accordo convenzionale definisce in modo dettagliato i termini e le condizioni di conversione, tra cui:
- i coefficienti di conversione;
- le diverse opzioni di rendita (ad esempio rendita reversibile, con controassicurazione, indicizzata);
- le garanzie assicurative offerte, inclusa – se prevista – la restituzione del capitale.
La normativa prevede che ogni convenzione venga comunicata alla COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione), che ne verifica la coerenza con gli interessi degli iscritti e il rispetto dei criteri di trasparenza, concorrenza e correttezza.
Come la compagnia assicurativa trasforma il capitale accumulato in rendita
La trasformazione del capitale accumulato in una rendita vitalizia costituisce una delle funzioni centrali della convenzione tra fondo pensione e compagnia assicurativa. Questo processo avviene al momento del pensionamento dell’aderente e segna l’inizio della cosiddetta fase di decumulo della previdenza complementare, durante la quale il capitale accumulato durante gli anni di contribuzione viene convertito in un reddito periodico erogato per tutta la vita dell’aderente.
Secondo quanto previsto dall’art. 11 del D.Lgs. 252/2005, l’aderente ha diritto a ricevere il montante finale in forma di rendita, salvo i casi specifici in cui è consentita l’erogazione del 100% sotto forma di capitale (ad esempio, quando l’importo convertito risulta molto basso, inferiore al 50% dell’assegno sociale mensile).
La compagnia assicurativa convenzionata utilizza coefficienti di conversione attuariali per determinare l’importo della rendita. Tali coefficienti tengono conto di vari fattori, tra cui:
- l’età dell’aderente al momento del pensionamento;
- il sesso dell’aderente;
- le aspettative di vita, aggiornate periodicamente dall’ISTAT sulla base dei dati demografici nazionali.
All’interno della convenzione sono previste diverse tipologie di rendita, che rispondono alle esigenze personali dell’aderente. Tra le opzioni più comuni:
- rendita reversibile, che prevede il pagamento al coniuge o a un beneficiario designato in caso di decesso;
- rendita con controassicurazione, che restituisce agli eredi il capitale residuo non goduto in caso di morte precoce dell’aderente;
- rendita con maggiorazione per non autosufficienza, che garantisce un importo più elevato in caso di perdita dell’autonomia.
Tutto il processo è disciplinato nei minimi dettagli dalla convenzione, che deve essere trasparente e tutelare l’aderente, offrendo condizioni eque e competitive. Le compagnie assicurative coinvolte sono soggette al controllo di IVASS (l’autorità di vigilanza sulle assicurazioni) e di COVIP (che vigila sui fondi pensione), a garanzia del corretto svolgimento del processo e della tutela dei diritti degli aderenti.
L’utilizzo di tavole demografiche aggiornate e certificate, insieme al rispetto dei requisiti di trasparenza previsti dalla normativa, è indispensabile per assicurare una corretta trasformazione del capitale in rendita.
Per approfondire le condizioni della convenzione sulle rendite del Fondo Telemaco, consigliamo la lettura del Documento sulle rendite.
La garanzia del capitale nel fondo pensione tramite la convenzione
Uno degli aspetti più rilevanti per chi aderisce a un fondo pensione è la possibilità di proteggere il capitale accumulato nel tempo. La convenzione tra fondo pensione e compagnia assicurativa riveste un ruolo fondamentale anche sotto questo profilo, in particolare quando l’aderente sceglie di investire in un comparto garantito, ossia una linea di investimento che assicura la restituzione del capitale versato, o di una sua percentuale minima.
In questi casi, è la compagnia assicurativa convenzionata a farsi carico della garanzia, assumendo l’impegno contrattuale di rimborsare almeno il capitale, a condizione che l’aderente rispetti specifici requisiti di permanenza.
La garanzia del capitale è disciplinata dall’art. 6 del D.Lgs. 252/2005, che consente ai fondi pensione di offrire comparti garantiti. Tali garanzie possono riguardare:
- il capitale versato al momento del pensionamento;
- il capitale da restituire in caso di decesso dell’aderente;
- l’importo riconosciuto in occasione di eventi specifici o scadenze contrattuali, come previsto dal regolamento del fondo.
All’interno della convenzione, la compagnia assicurativa, in qualità di gestore o garante, stabilisce in modo dettagliato:
- la durata minima dell’investimento per poter beneficiare della garanzia;
- le eventuali penalità previste in caso di uscita anticipata;
- il livello di copertura, ovvero la percentuale del capitale netto versato che viene effettivamente garantita.
Tutte queste condizioni devono essere approvate dalla COVIP e illustrate con la massima trasparenza nella documentazione informativa messa a disposizione degli aderenti.
Naturalmente, l’introduzione di una garanzia comporta la necessità di adottare strategie di gestione del patrimonio più prudenti, orientate verso investimenti a basso rischio. Questo può tradursi in rendimenti più contenuti, ma per molti aderenti – soprattutto quelli più avversi al rischio – la protezione del capitale rappresenta un elemento essenziale per salvaguardare i propri risparmi previdenziali.
In questo contesto, la compagnia assicurativa svolge un duplice ruolo: da un lato è intermediario finanziario, dall’altro è soggetto garante, mettendo a disposizione dell’aderente la propria solidità patrimoniale.
Per approfondire consigliamo di consultare la nostra pagina dedicata alla Convenzione per la gestione del comparto garantito.
Vantaggi della convenzione tra fondo pensione e assicurazione per gli aderenti
La stipula di una convenzione tra fondo pensione e compagnia assicurativa comporta numerosi vantaggi per gli aderenti, sia sotto il profilo della tutela previdenziale sia in termini di efficienza nella gestione delle prestazioni.
Il primo, e forse più evidente, beneficio è rappresentato dalla possibilità di accedere a forme di rendita strutturate, stabili e garantite, il cui pagamento è affidato a una compagnia assicurativa sottoposta a vigilanza e regolamentazione.
Grazie alla convenzione, l’aderente può contare su un sistema di conversione del capitale in rendita che rispetta criteri attuariali e normativi ben definiti, evitando soluzioni improvvisate o esposte all’andamento dei mercati. Ne deriva una maggiore prevedibilità del reddito pensionistico, aspetto cruciale per la pianificazione della propria vita post-lavorativa.
Un ulteriore punto di forza è la possibilità di scegliere tra diverse opzioni di rendita, adattabili alle esigenze individuali o familiari: reversibilità, controassicurazione, certezza temporale e altre formule personalizzabili.
In presenza di un comparto garantito, l’aderente beneficia inoltre della protezione del capitale, che riduce significativamente il rischio di perdite al momento del pensionamento. Le compagnie assicurative convenzionate si impegnano a rispettare livelli minimi di prestazione, offrendo così una maggiore tranquillità nella fase di decumulo.
Infine, la vigilanza congiunta di COVIP e IVASS rappresenta un importante sistema di controllo a protezione dell’aderente: tutela la trasparenza delle condizioni offerte, promuove la correttezza gestionale e rafforza la fiducia nel sistema. Proprio questa fiducia è un elemento chiave per favorire l’adesione alla previdenza complementare e garantire la sostenibilità del secondo pilastro pensionistico in Italia.
Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari – prima dell’adesione leggere la Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’ e l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’, della Nota informativa.